La poesia di Daniela Liviello

L'ultimo appuntamento del "Novembre in Libreria" della Feltrinelli Point Lecce è dedicato alla poesia. In particolare a quella di Daniela Liviello - poetessa salentina - che oggi giovedì 29 novembre 2012, alle 20.00, presenterà il suo ultimo lavoro, "Litanie dell'acqua" (LietoColle Libri), in compagnia di Eliana Forcignanò (curatrice dell’azione letteraria).
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Viene da lontano la musica. Si confonde con il tempo: le ansie, i palpiti, il battere del cuore fanno la partituta, giocano le note, scrivono probabili melodie nel "ma" che inciampa...
Muove, continuamente muove la musica. Le parole fanno appiglio. Scavo lento alla pietra. La segnano ricordadogli quanto è lontana la prima volta... Daniela Liviello è di questa materia, parte di questo scavo. Le parole che usa dettano un modo, il modo, di stare al mondo facendosi acqua. Somigliandole noi , che siamo condannati allo stare. Al fermo di un corpo che il fluire lo impara sfidando il Tempo, con i travagli delle Età.
C'è tutto il Salento tenuto, in trentasette pagine nelle sue "Litanie d'acqua", raccolta di versi edita da Lieto Colle. Non il Salento del continuo onomastico della propaganda. No, non quello che vogliono farci credere esistere, il suo è quello custodito nell'istantanea del desiderio che, nell'Antico, conferma la sua natura sfugente... come il carattere volubile che conosciamo, quello nostro, mai fermo... la sua unicità tessuta di segreti, la geografia più che la storia: i colori, i paesaggi, le cose delle pietre e quelle tenute sotto le pietre. Cose di magia: "Aprirà il petto" – questa poesia – per farci "navigare in fondo" ... "dove si appronta la fessura"... da dove muovere "ogni giorno qualche passo". Quel "qualche" è la chiave, mentre ci vogliono far correre, e quanto, ci vogliono far correre... che l'affanno fa freno... Miracolo di freno!
Ci porta nei luoghi della nascita Daniela Liviello, lì, dove si spera la notte. Chè nel giorno, si sta stretti come nell'evidenza del nome. "L'ordine antico" detta "lo stato delle cose" e quella prigione siamo costretti a sperare per ripararci dall'illusione del presente.
Lei (con noi) è dell'inquietudine: quella dei poeti sempre accompagna, "alla pari, serva del giorno"... "Per questo" -scrive Daniela Liviello – "cerco sostanza, materia sottile che passi attraverso la porta stretta dei giorni. Cerco il metallo oscuro della notte da tramutare in oro". Beatitudine del cercare, dello stare a guardare... e dello scrivere... Della poesia che è filtro della vita.